Vespa

Amo: TMC 200   # 10

Filo di montaggio: nero

Corpo: foam giallo

Torace: pavone naturale

Ali: Punte di hackle

Zampe: hackle

Testa: foam nero

 

Note: preparare un cilindretto di foam giallo (io ho usato una fustella per fare i buchi nelle cinture), tagliarlo della giusta misura a seconda dell’amo che andrete ad usare; deve essere circa due terzi dell’amo. Sagomarlo in modo da renderlo conico e disegnare gli anelli neri con un pennarello indelebile.

 

Portarsi con il filo di montaggio fino alla curvatura dell’amo e fissare il foam per la punta. Avvolgere il filo fino a due terzi dell’amo, ribaltare il foam e fissarlo bene. Fissare a ridosso del corpo due fibre di pavone naturale ed avvolgerle strette a formare un piccolo torace iridescente. A ridosso del pavone fissare una striscetta di foam nero che servirà a fare la testa.

Procedere ora con l’applicazione delle ali. Fissare le due punte di hackle davanti alla strisciolina di foam nero lasciandole divaricate in modo che escano sui due lati del foam. Provate a ribaltare la striscia di foam per vedere come saranno le vostre ali quando la mosca sarà finita. Se dovessero risultare troppo aperte fate due piccole incisioni nei lati del foam in modo da creare due piccole scanalature dove andrete ad inserire le hackle una volta ribaltato il foam. Continuate a provare finchè non raggiungerete il risultato che più vi compiace.

Quando siete pronti fissate un’ hackle tratta dalla sella di gallo (sono più larghe ed hanno fibre più lunghe) ed avvolgetela per formare le zampe, due giri sono più che sufficenti. Ribaltate ora la striscia di foam nero facendo attenzione; oltre a sistemare le ali dovrete divaricare la parte superiore dell’hackle che avete avvolto in precedenza. Spingete indietro il foam in modo da formare una piccola protuberanza posteriore e fissatelo stretto con alcuni giri serrati, fate il nodo e chiudete con una goccia di colla.

Ribaltate la mosca (o prendetela in mano se il vostro morsetto non è rotante) e tagliate le hackle al di sotto di essa in modo da creare delle zampette corte, lunghe circa come l’apertura dell’amo che state usando. Le fibre laterali dell’hackle vanno invece solo diradate lasciandone circa una decina per lato, aiuteranno a far pattinare la mosca sull’acqua.

 

Se vi capiterà di vedere una vespa vera cadere in acqua, vi accorgerete che farà tutto fuorchè rimanere ferma. Non è un effimera, non deve asciugare le ali, deve scappare al più presto perché quello non è certo il suo ambiente naturale!

Quindi non preoccupatevi troppo dell’estetica della vostra vespa, se le ali saranno un po’ troppo corte o un po’ troppo aperte , se il corpo sarà un po’ troppo grosso o smilzo non importa molto, quello che conta davvero è il movimento.

L’hackle in questo caso dà un senso di movimento notevole, inoltre facilita il pattinamento che è un elemento fondamentale per far lavorare correttamente questo tipo di imitazioni.

Non lasciatele mai ferme sull’acqua, fatele muovere con piccoli strappi e movimenti della canna, altrimenti anche la migliore vespa che avrete realizzato si dimostrerà inefficace.